[00:00.00] 作词 : E.A. Mario[00:01.00] 作曲 : E.A. Mario[00:09.00]Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio[00:12.00]dei primi fanti il ventiquattro Maggio.[00:17.05]L'esercito marciava per raggiunger la frontiera,[00:21.05]per far contro il nemico una barriera.[00:26.00]Muti passaron quella notte i fanti[00:29.00]tacere bisognava e andare avanti.[00:33.00]S'udiva intanto dalle amate sponde[00:38.00]sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.[00:42.00]Era un presagio dolce e lusinghiero[00:47.00]il Piave mormorò "Non passa lo straniero!"[01:00.00]Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento[01:05.00]e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.[01:09.00]Ahi, quanta gente ha vista venir giù, lasciare il tetto[01:13.00]poiché il nemico irruppe a Caporetto[01:17.00]Profughi ovunque dai lontani monti[01:21.00]venivano a gremir tutti i suoi ponti[01:25.00]S'udiva allor dalle violate sponde[01:29.00]sommesso e triste il mormorio dell'onde[01:34.00]Come un singhiozzo in quell'autunno nero[01:38.00]il Piave mormorò "Ritorna lo straniero!"[01:52.00]Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento[01:56.00]e la vittoria sciolse le ali al vento[02:00.00]Fu sacro il patto antico, fra le schiere furon visti[02:04.00]risorgere Oberdan, Sauro e Battisti[02:08.00]Infranse alfin l'italico valore[02:12.00]le forche e l'armi dell'impiccatore[02:17.00]Sicure l'Alpi, libere le sponde[02:21.00]e tacque il Piave, si placaron l'onde[02:25.00]Sul patrio suolo, vinti i torvi imperi[02:29.00]la pace non trovò né oppressi né stranieri